Risparmiare sulle tariffe? Oggi si può

I gestori di telefonia, TV digitale e internet sono un numero in crescente aumento, tanto che per chi necessita di questi servizi è spesso complicato navigare all’interno di un’ampia giungla di proposte, molto diverse tra loro. Negli ultimi tempi però qualcosa sta cambiando, sempre più spesso infatti si può accedere a siti che si occupano di confronti tra le tariffe dei tanti gestori, in modo da rendere più consapevoli coloro che sono alla ricerca dell’offerta migliore. Un esempio? http://tariffe.keyforweb.it/.

Il trasloco a lunga distanza: come organizzarlo

Traslocare è sempre una fonte di stress, sia per i cambiamenti cui si va incontro, sia per l’attività vera e propria di postare tutto tra due case, che possono anche essere molto lontane. Nei traslochi Roma Milano le cose si complicano: le due città non sono poi così vicine, è quindi essenziale organizzare tutto per tempo, in modo pratico e preciso.

I prestiti INPDAP: come richiederli

Nel corso dei mesi passati l’INPDAP, l’ente che si occupava degli stipendi e delle pensioni dei dipendenti pubblici, è stato assorbito dall’INPS. L’assorbimento ha spostato presso questo Ente la gestione dei cosiddetti prestiti INPDAP, che oggi sono ancora richiedibili da parte di tutti i dipendenti e pensionati pubblici, di qualsiasi ente o azienda, che siano iscritti alla Gestione del Credito per i Dipendenti Pubblici.

Prestiti con cessione del quinto: come funzionano

La Cessione del quinto è un particolare tipo di prestito, stabilito dalla legge italiana a partire dal 1950, dedicato esclusivamente ai lavoratori dipendenti, o ai pensionati, indipendentemente dall’azienda in cui operano o dall’ente previdenziale da cui ricevono la pensione. La Cessione del quinto ha questo nome perché il debitore si impegna a versare al creditore una rata mensile pari ad un quinto del suo stipendio, in parole povere il 20%, in modo da estinguere il suo debito. Tale finanziamento deve essere restituito entro un minimo di 24 e un massimo di 120 mesi, quindi la cifra massima e minima richiedibile è strettamente correlata allo stipendio mensile ricevuto.

Vendere oro in totale sicurezza

Vendere il proprio oro usato è semplice, basta affidarsi a negozi specializzati di chiara fama, in ordine con tutte le certificazioni e le autorizzazioni necessarie. In momenti di crisi come quello che stiamo attraversando negli ultimi anni sono tante le persone che si affidano ai negozi di rivendita dell’oro usato per racimolare qualche euro. Ma non serve essere in ristrettezze per desiderare di effettuare questo tipo di scambio: capita a tutti dia vere un gioiello che non si utilizza, magari perché regalato da un partner ormai lasciato, o perché semplicemente non è più di nostro gradimento. Esistono due modi per vendere l’oro usato: rivolgersi ad un negozio di acquisto dell’oro, oppure ad una gioielleria.

Scegliere il migliore conto deposito disponibile

Le banche propongono diverse tipologie di conti deposito, tanto che trovare quello più interessante è cosa abbastanza complessa. Dipende poi anche dalle proprie esigenze: ad esempio c’è chi preferisce il conto deposito vincolato, chi invece ama avere a disposizione i propri soldi sempre, senza particolari vincoli temporali. Oggi nella scelta del migliore conto deposito civ vengono in aiuto diversi siti internet.

Prestiti Personali: la documentazione necessaria per ottenerli

I Prestiti Personali sono particolari forme di finanziamento, non finalizzate all’acquisto di un bene. Rispetto ad un classico mutuo, che si richiede per l’acquisto di una casa o di una vettura, i Prestiti Personali non necessitano da parte del richiedente di dichiarare la motivazione per cui si necessita del finanziamento, che può essere anche quella di avere maggiore liquidità in banca per svolgere i normali acquisti quotidiani di una famiglia. In linea generale è abbastanza facile ottenere un Prestito Personale, ma è necessario presentare alcuni documenti.

Mercati azionari europei ancora negativi

portafoglioI listini europei nella giornata di ieri sono tornati a registrare delle variazioni negative, prolungate poi anche nella prima parte della seduta odierna, con le ulteriori pressioni in vendita sui bancari che accentuano le perdite sul listino domestico. Il FTSEMIB registra infatti la peggiore performance giornaliera, zavorrato da nuovi timori sul fronte di eventuali operazioni di ricapitalizzazione che gli istituti domestici potrebbero essere costretti a realizzare per garantire coefficienti patrimoniali più solidi; le vendite trovano anche sostegno nell’incertezza circa l’esito del referendum del primo week end di dicembre, con la vittoria del NO che potrebbe innescare instabilità politica e limitare l’afflusso di capitali nel mercato italiano da parte dei principali investitori internazionali.

Referendum costituzionale del 4 dicembre: le ragioni del si o del no

Molti italiani sono particolarmente preoccupati dal prossimo referendum del 4 dicembre; la questione è semplice, Referendum: si o no? Rispondere a questo quesito non è però altrettanto facile, in quanto la nuova legge di riforma elettorale è molto ampia e riguarda diversi ambiti dell’agire dello Stato. Inoltre molte forze politiche hanno caricato il quesito referendario di un elevato peso: si tratta per molti di decidere se mantenere il governo ora in carica o se invece sia il caso di avversarlo.

Vodafone presenta i suoi risultati semestrali

vodafone_logoVodafone ha chiuso il primo semestre del suo esercizio fiscale, dichiarando alla stampa quali sono stati i suoi principali risultati, tendenzialmente in crescita e soddisfacenti in relazione alle attese dello stesso operatore telefonico britannico e degli analisti di mercato.

Stando a quanto annunciato, il primo semestre fiscale si è archiviato per Vodafone con un utile derivante dalle attività core in crescita del 4,3 per cento su base annua, grazie in particolare al contributo positivo dei mercati tedesco e italiano. Sul fronte della redditività, notiamo come l’EBITDA si sia attestato infatti a 7,9 miliardi di euro, al di sopra delle stime di consenso che vertevano su un valore di 7,8 miliardi di euro. I ricavi organici da servizi sono cresciuti nel periodo considerato del 2,3 per cento anno su anno, mentre quelli complessivi hanno registrato una flessione del 3,9 per cento anno su anno pari a 27,1 miliardi di euro. Il gruppo ha deliberato un dividendo semestrale pari a 4,74 centesimi di euro, in crescita dell’1,9 per cento rispetto al precedente di marzo.