Nella legge di Bilancio spiccano numerose iniziative in favore della famiglia e della natalità. Tra le varie, oltre ai contributi per le nuove mamme e ai bonus bebè ancora in vigore fino a tutto l’anno prossimo, anche il c.d. “buono per l’asilo nido“. Sulla base di tale introduzione, dal 2017, ma con validità già per i bambini nati dal 1 gennaio 2016, arriverà un buono di 1.000 euro l’anno per aiutare le famiglie che iscrivono i figli agli asili nido, pubblici e privati. Il buono è parametrato sugli undici mesi (per un ammontare che è di circa 90 euro al mese) e sarà pagato dall’Inps.
Chi ottiene il buono, tuttavia, non potrà più detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’asilo nido (con sconto massimo di 120,08 euro). Inoltre, il buono non si può ottenere allo stesso tempo dei voucher per la baby sitter o per l’asilo nido. La risorsa stanziata per tale misura è di 144 milioni di euro: raggiunto tale limite di spesa l’Inps non prenderà in esame ulteriori domande.
A proposito di altri buoni, abbiamo detto come quello di cui sopra non può essere fruito cumulandolo con il voucher per i baby sitting o gli asili nido, un rifinanziamento di una misura già in vigore, in via sperimentale dal 2013, e che ha portato all’esaurimento del budget per il 2016 già nel mese di agosto. Il bonus in questione può essere richiesto al termine del periodo di congedo di maternità, per gli 11 mesi successivi, in alternativa al congedo parentale. L’importo massimo sarà pari a 600 euro al mese, per un periodo non superiore ai 6 mesi.