Inflazione, ecco le città dove corre di più

L’inflazione italiana fatica a cavalcare un ritmo desiderabile, ma non in tutto lo Stivale la situazione è la medesima. Secondo quanto affermano le ultime stime prodotte dall’Istat, infatti, i prezzi sono calati dello 0,3 per cento su base mensile e sono cresciuti dell’1,1 per cento su base annua, contro il + 1,9 per cento dello scorso aprile.

Cresce il reddito a disposizione delle famiglie italiane

In Italia torna a crescere il reddito disponibile delle famiglie consumatrici. Stando a quanto comunicano gli ultimi aggiornamenti forniti dall’Istat, infatti, il dato risulterebbe essere aumentato dello 0,2 per cento trimestre su trimestre nel secondo quarto dell’anno, dopo lo 0,5 per cento trimestre su trimestre di inizio anno.

Lieve calo della fiducia negli States

Il calendario macroeconomico statunitense nel corso degli ultimi giorni ha fornito una serie di dati piuttosto interessanti sull’evoluzione delle principali variabili fondamentali interno al Paese nordamericano. Tra i principali, spicca l’aggiornamento sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan, che a settembre (dato ancora preliminare) è calata solo in via marginale, a 95,3 punti, contro i precedenti 96,8 punti.

Nuove delusioni per le vendite General Motors

Continuano a deludere le vendite di auto di General Motors, uno degli storici brand del mercato delle quattro ruote a livello globale. Di fatti, GM ha annunciato di aver registrato nel corso del mese di maggio una flessione pari all’1,3 per cento relativa alle vendite di vetture nel mercato domestico, degli Stati Uniti.

Dati contrastanti sul fronte PMI europeo

home bankingLe ultime statistiche relative ai PMI manifatturieri e compositi in area euro hanno fornito alcuni elementi statistici piuttosto contrastanti. In particolar modo, la seconda stima del PMI manifatturiero ha rivisto marginalmente al ribasso il dato a 56,7 punti da 56,8 punti del mese di aprile. L’indice risulta in ogni caso in aumento di mezzo punto rispetto a quanto avveniva nel corso del mese di marzo.

Stati Uniti, fiducia dei consumatori in lieve calo

Stando agli ultimi aggiornamenti statistici disponibili negli USA, la fiducia dei consumatori statunitensi, rilevata dal Conference Board ad aprile, è diminuita in maniera modesta a 120,3 punti da 124,9 punti risalenti all’update relativo al mese di marzo. La correzione riguarda sia l’indice corrente (a 140,6 punti da 143,9 punti) che quello delle aspettative (a 106,7 punti da 112,3 punti). Ad ogni modo, il calo non può modificare il buon quadro di riferimento, con la fiducia che rimane su livelli storicamente molto elevati, coerenti con una dinamica dei consumi compresa fra il 2 e il 3 per cento annuo.

Italia, migliora il debito della pubblica amministrazione

I passi in avanti ci sono, anche se gli osservatori ritengono che i margini di efficientamento e di ulteriore miglioramento siano molto evidenti, e che tanto rimanga ancora da fare sul comparto. Parliamo, in questo caso, dell’andamento dell’indebitamento netto della Pubblica Amministrazione, che gli ultimi dati ufficiali risalenti al mese di marzo confermano pari al 2,4 per cento del prodotto interno lordo nell’intero 2016, con un passo in avanti migliorativo di tre decimi di punto percentuale rispetto al 2,7 per cento che invece era stato rilevato nel corso del precedente 2015, e peraltro in coerenza con i dati annuali già pubblicati lo scorso 1° marzo.

Dati contrastanti sui consumi europei

Sono stati piuttosto contrastati i dati che arrivano su vendite e consumi delle principali economie dell’eurozona. Partendo da quelli positivi, i dati sulle vendite al dettaglio tedesche nel mese di febbraio hanno segnato un netto recupero dal -1,0 per cento a + 1,8 per cento mese su mese contro attese di +0,7 per cento su base mensile, mentre segna una contrazione non prevista l’indice annuale a -2,1 per cento dopo il +2,7 per cento anno su anno di gennaio.

Cosa contiene il piano industriale di Alitalia

Alitalia ha lanciato il suo nuovo piano industriale. Un piano ambizioso, che punta a conseguire una riduzione dei costi pari a circa un miliardo di euro entro la fine dell’esercizio 2019 e, contemporaneamente, ottenere un aumento dei ricavi del 30 per cento, concentrando i propri sforzi soprattutto sulla flotta di breve e di medio raggio, che però sarà ridotta di 20 aerei e soprattutto su una nuova offerta commerciale più competitiva per le rotte di medio e di breve raggio.

USA, l’estero rallenta la crescita del Pil trimestrale

Nel corso del quarto trimestre dello scorso anno il Pil USA è cresciuto dell’1,9 per cento, contro il 3,5 per cento del trimestre precedente: dati ritenuti parzialmente deludenti dalla maggior parte degli analisti, che hanno comunque potuto denotare la presenza di alcuni elementi statistici di rilievo positivo.