Caffè, quanti bisognerebbe berne al giorno?

Stando a quanto suggeriscono alcune recenti ricerche condotte da medici ed esperti inglesi, bere caffè potrebbe essere un’abitudine associata a un più basso rischio di sviluppare diabete di tipo 2, sindromi del metabolismo, calcoli renali, gotta. Non solo: l’assunzione del caffè potrebbe ridurre anche le probabilità di sviluppare alcune tipologie di cancro, il morbo di Parkinson, la depressione e l’Alzheimer.

Attenzione, però, a non fidarsi ciecamente delle bontà del caffè: soprattutto tra le donne in gravidanza, potrebbero infatti riscontrarsi delle nascite pre-termine, aborti e basso peso alla nascita.

Ma come regolarsi, allora? Quanto caffè bisognerebbe assumere ogni giorno?

Seecondo i ricercatori, un equilibrio potrebbe essere raggiunto con 3-4 tazze al giorno, superate le quali il caffè corre il rischio di diventare dannoso. Inoltre, la ricerca si sofferma sull’assunzione di solo caffè, non tenendo pertanto in considerazione l’assunzione di zucchero, biscotti, pasticcini, torte e quant’altro. Ulteriormente, la ricerca prende in esame il caffè americano, lungo e meno concentrato rispetto al caffè espresso che, intuibilmente, nessuno vorrebbe (o quasi) consumare in tazze.

Insomma, a margine di quanto sopra abbiamo brevemente riepilogato, secondo i ricercatori il segreto è assumere caffè con una moderata quantità, integrandolo all’interno di una buona dieta. Se così fosse, il caffè potrebbe giocare un ruolo molto importante per il benessere dell’organismo, proteggendoci dal rischio di contrarre diverse patologie, a parità di altre condizioni. Attenzione però non a esagerare e, soprattutto, attenzione ad assumere il caffè con troppa leggerezza per le donne che sono in dolce attesa. Per queste ultime val sempre la pena rammentare la necessità di parlarne con il proprio medico di riferimento e capire insieme a lui come sia opportuno comportarsi per il benessere proprio e del nascituro.

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