Sale e pressione sanguigna, tutta la verità!

La maggior parte di noi sa molto bene che assumere troppo sale è un’abitudine particolarmente nociva. Tuttavia, molte persone non sanno che anche rinunciare del tutto al sale, o assumerne “dosi” troppo piccole, è nocivo.

Il nostro organismo ha infatti bisogno di sale per poter alimentare i muscoli e l’attività nervosa. Ne consegue che se mangiamo troppo poco sale è più facile sviluppare dei pregiudizi come, ad esempio, i crampi. O, ancora, è possibile sviluppare sintomi neurologici e, negli eccessi, giungere alla morte.

Naturalmente, tale avvertenza non deve certamente spingervi a passare da un eccesso all’altro. L’eccessiva assunzione di sale è infatti legata all’elevata pressione sanguigna, e incrementando la pressione sanguigna diventa più alto il rischio di malattie cardiache o ictus.

È per questo motivo che i medici consigliano agli adulti di consumare circa 6 grammi di sale al giorno. Quel che però molti medici si dimenticano di dirci è che è molto difficile cercare di stimare quanto, effettivamente, si finisca con il mangiare sale: questa sostanza è infatti “nascosta” in molti cibi, tanto che secondo alcune osservazioni recenti circa tre quarti del sale che mangiamo sarebbe inclusa in cibi come pane, fagioli e biscotti. A ciò bisogna aggiungere anche il sale che è stato aggiunto durante la cottura, e poi quello che si usa come condimento in tavola.

Insomma, come avvienne per qualsiasi cosa, tutto sta nel trovare la giusta misura: eccedere con il sale è certamente nocivo e potrebbe determinare per voi dei problemi anche piuttosto seri. Ma altri problemi seri potrebbero arrivare con una dose giornaliera di sale troppo lieve: parlatene con il vostro medico!

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