Come funzionano le sigarette elettroniche?

e-cigarette-1301670__340Sono uno strumento sempre più comune e sempre più diffuso, e la maggior parte delle persone li utilizzano senza essere interessata dal loro funzionamento. Se invece siete degli utilizzatori di sigarette elettroniche piuttosto assidui, e siete sufficientemente curiosi del loro meccanismo d’azione, siete nel posto giusto: vedremo infatti insieme tutto ciò che c’è da sapere in merito!

Come funziona l’e-cig?

Il funzionamento della sigaretta elettronica è molto semplice. Il dispositivo permette infatti di vaporizzare un liquido aromatizzato attraverso un processo attivato con la semplice aspirazione, oppure mediante la pressione di un bottone posto in prossimità del vaporizzatore. Il risultato è ben noto: usando la sigaretta elettronica si replicano la gestualità, la fumosità e il sapore tipico della sigaretta “tradizionale” a base di tabacco. Con l’ovvia differenza, non certo sottovalutabile, che non vi sono tuttavia i sintomi e gli effetti negativi derivanti dall’uso di una comune sigaretta.

La batteria delle sigarette elettroniche

Uno dei componenti fondamentali delle sigarette elettroniche è la batteria, ricaricabile mediante apposito caricabatterie da collegare a una qualsiasi presa della corrente elettrica, o a una presa USB. Il ruolo della batteria è decisivo: ci permette infatti di attivare la resistenza presente nell’atomizzatore e, dunque, di vaporizzare il liquido.

Come sopra anticipato, le batterie possono essere automatiche o manuali: nel primo caso si attiveranno semplicemente aspirando l’aria dal beccuccio della sigaretta elettronica; nel secondo caso invece si attiveranno mediante la pressione di un bottone posto sopra di esso.

L’atomizzatore delle sigarette elettroniche

Un altro componente necessario della sigaretta elettronica è rappresentato dall’atomizzatore, il “cuore” delle e-cig. Al suo interno è infatti presente una resistenza che, scaldandosi, favorisce la vaporizzazione del liquido che è presente all’interno del serbatoio.

Anche se la tecnologia dell’atomizzatore può cambiare a seconda delle scelte del produttore, giova sottolineare come di norma in commercio si trovino due diverse alternative: l’atomizzatore Tank, che ha una testina fissa o intercambiabile, e che permette di vaporizzare il liquido direttamente dal serbatoio (insomma, senza la presenza di quella “lanetta” che contraddistingueva le prime forme di sigarette elettroniche); il clearomizzatore, ovvero un atomizzatore che è costituito da un blocco unico con il serbatoio, in grado di generare – di norma – un vapore più caldo e con Hit maggiore, a fronte però di un consumo di liquido superiore rispetto a un classico atomizzatore.

Il serbatoio delle sigarette elettroniche

L’ultimo elemento che compone la sigaretta elettronica è quello di cui abbiamo già avuto modo di accennare: il serbatoio.

Il serbatoio è la parte della sigaretta elettronica che contiene il liquido aromatizzato, e che generalmente è costituito da una cartuccia intercambiabile. Oggi giorno in commercio esistono liquidi aromatizzati piuttosto vari, in grado di accontentare ogni esigenza da parte degli utilizzatori delle sigarette elettroniche. Alcuni liquidi aromatizzati cercano di ricreare la sensazione di una sigaretta tradizionale, con un retrogusto di tabacco più o meno forte; altri liquidi aromatizzati cercano invece di creare delle sensazioni diverse, come ad esempio quelli a base di menta, di vaniglia, di fragola e così via.

 

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