Tra gli alimenti naturali che stanno acquisendo crescente popolarità anche in Italia, l’alga spirulina è certamente uno di quelli che può ben essere apprezzato in misura più rilevante. Ma che cos’è?
In sintesi, l’alga spirulina è un’alga azzurra che cresce nelle acque di laghi salati (principalmente, Africa e in Messico) e in alcuni laghi d’acqua dolce.
La sua popolarità è naturalmente legata agli effetti benefici che dovrebbe apportare al nostro organismo. In particolare, l’alga attiverebbe gli enzimi antiossidanti cellulari favorendo così l’eliminazione dei radicali liberi.
In effetti, contrariamente a molti super-cibi che non possono annoverare delle fonti certe, diversi studi clinici dimostrano che l’alga in questione può prevenire il danno del muscolo scheletrico in condizioni di stress ossidativo indotto dall’esercizio fisico, risultando dunque molto utile agli atleti. È inoltre un toccasana per poter stimolare la produzione di anticorpi e regolare l’infiammazione.
L’alga spirulina è altresì ricca di acidi grassi essenziali (omega 3 e 6), di vitamina A, D, K e del gruppo B, di proteine e di sali minerali quali ferro, calcio, magnesio, sodio, manganese, iodio e potassio. Inoltre, in virtù dell’elevata percentuale di proteine e di vitamine che contiene, l’alga spirulina può essere efficacemente fruita come integratore alimentare.
Fin qui, le positive prestazioni che questo alimento può garantirci. Ma è veramente così?
In realtà, anche se è vero che l’alga spirulina è un alimento sicuramente interessante, bisogna fare particolare attenzione agli effetti collaterali che, pur pochi, potrebbero comunque controbilanciare tutti questi benefici.
In primo luogo, un consumo spesso eccessivo di spirulina può causare effetti come mal di testa, reazioni allergiche, dolori muscolari, sudorazione e, in alcuni casi, anche insonnia. Bisognerebbe inoltre evitare l’assunzione di questa alga da parte di tutti i soggetti che soffrono di allergie a frutti di mare, alghe e crostacei. Dovrebbe inoltre fare attenzione anche chi soffre di ipertiroidismo.