I viaggi per vacanze nell’era dei Millenials

La Generazione Y, quella dei “Millenials”, cioè di chi oggi non ha più di 29 anni è ormai abituata a viaggiare spendendo poco, visitando più paesi possibili. Del resto loro sono nati con il viaggio nel sangue: la maggior parte di loro, ben il 59% secondo una ricerca che ha confrontato le generazioni in viaggio, ha fatto la sua prima vacanza all’estero entro i cinque anni di età. Sono i protagonisti della rivoluzione che negli ultimi venti anni, complice la diffusione sempre più ampia di Internet, ha sradicato abitudini consolidate e cambiato per sempre il modo di viaggiare e di fare le vacanze.

 

Oggi, prima di tutto, le vacanze si prenotano online. E’ finita l’era delle agenzie di viaggio tradizionali: sette viaggiatori su dieci prenotano la propria vacanza tramite una “Ota”, acronimo che sta per Online Travel Agency, agenzia di viaggio online. Queste realtà sono in grado di proporre pacchetti di viaggio e soggiorno molto concorrenziali, grazie alla semplificazione delle procedure sul web e a molti altri vantaggi. Chi acquista la vacanza online quasi sempre compra volo, hotel e spesso anche noleggio auto: acquistando il “pacchetto”, il viaggiatore dell’era dei Millenials è sicuro di spendere molto meno e quindi è propenso a viaggiare di più, molto di più che in passato.

 

I giovani della Generazione Y, rispetto ai propri genitori, hanno visitato il doppio dei paesi al compimento del diciottesimo anno di età, sei contro tre. Una differenza che tende ad ampliarsi sempre più, segno della “fame” di viaggiare delle nuove generazioni, in questo agevolate dai grandi cambiamenti avvenuti. Se le destinazioni più amate sono sempre le stesse, dall’Europa al Nord America, dai Caraibi al Sudest Asiatico, è cambiato completamente il modo di raggiungerle e di soggiornarvi. I Baby Boomers non avevano i voli low cost, non avevano le piattaforme di sharing, per questo potevano visitare certi paesi solo al raggiungimento della solidità economica: un viaggio oltreoceano fino a quindici anni fa comportava un investimento rilevante.

 

Oggi invece, un ventenne europeo con poche migliaia di euro può organizzare un viaggio negli Stati Uniti, abbinando un volo low cost ad uno a lungo raggio comprato usufruendo dei last minute online, prenotando una stanza d’albergo scontatissima perché fermata con largo anticipo. Oppure trova una sistemazione facendo “swapping”, scambiando cioè il suo appartamento in una città europea con quello di un giovane americano desideroso di visitare il Vecchio Continente. Modalità di viaggio e soggiorno impensabili fino a pochi anni fa sono diventate realtà, come le piattaforma web che permettono ai viaggiatori di tutto il mondo di scambiarsi opinioni sui luoghi che visitano e le strutture in cui pernottano e finanche un letto per dormire.

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