Nella ristrutturazione di un edificio si fa oggi particolare attenzione anche all’isolamento del tetto. I vecchi tetti in calcestruzzo, ricoperti da coppi o tegole, in molti casi necessitano di un rivestimento isolante, che impedisca all’acqua di penetrare all’interno dell’edificio. Oltre a questo in vari casi è importante anche coibentare il tetto, o il sottotetto, in modo da limitare gli scambi di calore con l’esterno. Oggi è possibile effettuare l’isolamento tetto esistente utilizzando materiali innovativi a spruzzo.
La poliurea a spruzzo
Il principale materiale che si utilizza oggi per l’isolamento di tetti già in opera è la poliurea. Si tratta di un materiale sintetico, fluido al momento della posa, che si stende sui materiali da rivestire con appositi macchinari. Questo permette di creare un rivestimento unico e senza soluzione di continuità, privi delle giunture che caratterizzano i rivestimenti in pannelli. Inoltre la posa a spruzzo consente di aumentare o diminuire lo spessore, oltre che di ricoprire qualsiasi tipologia di superficie, anche in caso di crepe o di zone inclinate. La poliurea a spruzzo offre infatti il vantaggio di seccare in pochi secondi, oltre che di aggrapparsi a qualsiasi superficie sottostante in modo preciso e perfettamente coeso. Il risultato non è solo ideale per tenere lontano il caldo, i rumori o l’umidità, ma si possono ottenere rivestimenti in poliurea a spruzzo anche calpestabili, per la copertura di soffitte, terrazzi o altre superfici su cui si può accedere.
Quando si utilizza la poliurea
Gli ambiti di utilizzo di questo innovativo materiale di rivestimento sono vari, a partire dall’impermeabilizzazione. Per la parte esterna di un tetto si ha la possibilità di ottenere rapidamente una superficie idrorepellente, che tiene lontana la pioggia e l’umidità. La muffa e le macchie di umido diventano rapidamente un mero ricordo. La poliurea a spruzzo oggi si usa anche per l’isolamento termico, in quanto tale polimero può essere utilizzato in varie situazioni, per creare una superficie liscia e perfettamente isolata dall’esterno. Visti i metodi di posa, i rivestimenti in poliurea si utilizzano anche per sottotetti e cantine, in zone in cui è difficile spostarsi o dove è complesso arrivare in posizione eretta. La consistenza fluida, che si attacca rapidamente alle superfici, ne consente l’uso sia su superfici piane che su quelle inclinate o addirittura verticali. In caso di crepe, zone poco coese o spazi il materiale si stende comunque in maniera perfetta.
CAM per il 110%
Oggi nella gran parte delle ristrutturazioni è importante che i materiali utilizzati rispondano ai regolamenti CAM: Criteri Ambientali Minimi. Solo utilizzando materiali di questo genere si ha infatti diritto alle agevolazioni proposte dallo Stato. Sotto questo punto di vista la poliurea a spruzzo è perfettamente adatta ad essere usata nelle ristrutturazioni in Italia, sempre che nel composto sia utilizzata almeno una piccola percentuale di materiale di riciclo. Le agevolazioni sono offerte per diminuire l’impatto ambientale degli edifici, garantendo minori emissioni correlate al raffrescamento e al riscaldamento; anche per questo i materiali impiegati devono rispondere a precise richiede di eco compatibilità.