Come ridare vita a un vecchio mobile rovinato

I mobili in legno sono dei complementi d’arredo intramontabili, ricchi di fascino ed eleganza. Spesso, però, può capitare che con lo scorrere del tempo, il legno subisca delle alterazioni.  In questi casi, che sia per colpa di possibili tarli, macchie, crepe o fori, il mobile può arrivare a perdere quasi completamente il suo valore estetico.

Una soluzione efficace per recuperare il legno è quella di effettuare un’operazione di restauro. L’arte del restauro, infatti, consiste in una serie di operazioni che, con pazienza e tecnica, consentono di donare nuovamente vita al mobile prima rovinato e distrutto. Per la restaurazione di un mobile rovinato, è necessario prima levigare la superficie e riportarla allo stato naturale e, in seguito, tingere il mobile, preoccupandosi di scegliere solo le migliori vernici per il legno, per garantire un colore naturale e resistente.

La restaurazione di un vecchio mobile rovinato: tutti i passaggi

 Per effettuare la restaurazione di un mobile rovinato, vecchio e malridotto, è importante seguire una serie di operazioni e passaggi capaci di ravvivare e restituire fascino all’oggetto in questione. Prima di iniziare il lavoro, però, è bene avere a disposizione tutti gli strumenti e i materiali necessari per portare a termine l’operazione. Tra questi vi sono: detergenti e prodotti non abrasivi, chiodi e viti, stucco, solventi e vernici protettive per il legno.  Grazie a questi strumenti, è possibile eliminare lo strato superficiale rovinato e ravvivare le fibre del legno malandato. Di seguito una lista completa dei passaggi principali per effettuare un restauro.

1 La preparazione del mobile in legno

Come prima cosa, per la restaurazione di un mobile rovinato,  è necessario rimuovere possibili cerniere, serrature e fregi in metallo presenti sul mobile. Per un restauro completo, infatti, il legno deve essere riportato al suo aspetto naturale, eliminando eventuale vernice o cera. Dopo di ciò, si può procedere rimuovendo tutti i danni provocati dal tempo, come crepe, fori e tarli e, non appena il lavoro è completo, il legno è pronto per la levigatura. Questo passaggio ha la finalità di rendere la superficie liscia, regolare e omogenea.

2 La colorazione del legno

Dopo aver riportato il legno allo stato naturale e averlo levigato, si può procedere con la colorazione. Per questo passaggio, è possibile optare per coloranti naturali o sintetici, in base alle esigenze. A seconda della scelta, l’operazione necessita di essere eseguita o con un pennello o con un tampone: in entrambi i casi, però, è importante che la tinta sia distribuita  in modo uniforme, eliminando l’eccesso.

3 La finitura del prodotto

 Il terzo passaggio per la restaurazione di un mobile rovinato, consiste nel definire il prodotto finale con un ulteriore strato protettivo. Quest’ultimo, infatti, viene applicato in quanto consente sia di preservare il mobile in legno con il passare del tempo sia di valorizzarne la bellezza e l’estetica al massimo.

 4 La manutenzione del mobile in legno

 L’ultima fase della restaurazione di un mobile rovinato, consiste nella manutenzione dell’oggetto. Per fare in modo che il legno si mantenga in buono stato, è preferibile effettuare periodicamente una passata di cera. Questa, infatti, riesce a proteggere il legno dall’umidità e dalla polvere. Nel caso di eventuali graffi o lesioni, invece, si possono utilizzare i pennarelli o le soluzioni liquide, strumenti che diventano i migliori alleati per garantire una buona tenuta del mobile appena restaurato.

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