Allergie alimentari: fattori di rischio e primi sintomi

Sia gli adulti che i bambini possono sviluppare allergie alimentari. Ma quali sono i fattori di rischio? E quali i primi sintomi?

Per quanto attiene i fattori di rischio, il primo è la giovane età: le allergie alimentari sono più comuni nei neonati e nei bambini piccoli. È inoltre un fattore di rischio l’avere un’allergia ad altro alimento o sostanza: coloro che sono allergici a un tipo di cibo hanno maggiori probabilità di sviluppare altre allergie alimentari. Gli adulti che hanno superato le allergie alimentari che hanno avuto da bambini hanno maggiori probabilità di sviluppare successive allergie alimentari rispetto alle persone che non le hanno mai avute.

Infine, costituisce tradizionale fattore di rischio la propria storia familiare o personale di allergia, eczema, asma o raffreddore da fieno: condizioni che aumentano le possibilità di sviluppare un’allergia alimentare.

Passando poi ai sintomi e ai segni dell’allergia alimentare, ricordiamo come il complesso processo di digestione influenza i tempi, l’ubicazione e i particolari sintomi di una reazione allergica al cibo. Tutti i sintomi dell’allergia alimentare si manifestano in pochi minuti o in un’ora dal momento del consumo: inizialmente un’allergia alimentare potrebbe essere vissuta come una  sensazione di prurito in bocca e con la difficoltà di deglutizione e respirazione. Poi, durante la digestione del cibo nello stomaco e nell’intestino, possono iniziare sintomi come nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Per inciso, i sintomi gastrointestinali dell’allergia alimentare sono quelli che sono più spesso confusi con i sintomi di diversi tipi di intolleranza alimentare.

Come accennato in precedenza, gli allergeni vengono assorbiti ed entrano nel flusso sanguigno. Quando raggiungono la pelle, gli allergeni possono indurre orticaria o eczema, e quando raggiungono le vie respiratorie, possono causare asma. Quando gli allergeni attraversano i vasi sanguigni, possono causare stordimento, debolezza e anafilassi, che è un improvviso calo della pressione sanguigna. Le reazioni anafilattiche sono gravi anche quando iniziano con sintomi lievi, come formicolio alla bocca e alla gola o fastidio all’addome. Possono essere fatali se non trattati rapidamente.

Per saperne di più vi consigliamo evidentemente di parlarne con il vostro medico di riferimento, al fine di condividere i sintomi avvertiti e i possibili accertamenti.

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